Test oculistici e visivi: guida al loro funzionamento
Per prevenire o combattere i difetti della vista è fondamentale sottoporsi regolarmente a test visivi, effettuati da vicino e da lontano. Ma come funzionano gli esami? Scopriamolo insieme.
Per prevenire o combattere i difetti della vista è fondamentale sottoporsi regolarmente a test visivi, sia quelli effettuati da vicino che quelli da lontano. Si tratta di esami che consentono di capire qual è lo stato di salute dei propri occhi e individuare la presenza di eventuali problemi, come presbiopia, miopia o astigmatismo. I test però non sono tutti uguali, ma variano a seconda dei diversi disturbi visivi. Scopriamo insieme quindi come funzionano.
Test della vista: cosa sono
I test visivi sono una misurazione del livello di capacità funzionale dell’apparato visivo, che scientificamente viene chiamata “acutezza visiva”. In altre parole, questo tipo di esami consiste nel misurare la capacità di percezione di due distinte immagini puntiformi.
Il più noto degli esami è il test di Snellen, che viene effettuato chiedendo al paziente di leggere delle lettere o delle cifre di varia grandezza su una tavola ottotipica. Le cifre o le lettere vengono disposte su dieci righe, che corrispondono a dieci decimi di vista. Attraverso questo tipo di esame sarà possibile verificare la presenza di miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia. I primi tre disturbi compromettono la visita da lontano, mentre la presbiopia inficia negativamente sulla vista da vicino.
Vista da vicino: quando inizia a calare?
La vista da vicino inizia a diminuire intorno ai 40 anni. È in questa fase della vita che inizia a verificarsi l’invecchiamento del cristallino. In particolare, inizia a diminuire la capacità funzionale del muscolo ciliare, il quale controlla le contrazioni della lente naturale. Questo processo porta dunque ad una minore capacità di accomodamento del cristallino.
Arrivati a questa età pertanto è necessario effettuare un test visivo, in modo da individuare lo stato di salute dell’apparato visivo. Sono molto consigliati gli esami soprattutto per i soggetti che già hanno altri disturbi visivi.
Test della vista da vicino: come funziona?
Il test visivo da vicino si svolge attraverso l’utilizzo di un ottotipo da vicino e si chiede al paziente di legge sotto una luce normale e ad una distanza di 40 cm dal viso un foglio A4. In base al numero di righe che il paziente è in grado di decriptare si valuta la condizione dell’apparato visivo e l’acutezza visiva da vicino del soggetto. L’esame deve essere effettuato sia con una visione binoculare che con i singoli occhi.
Vista da lontana: quali sono i segnali di una ridotta capacità?
La vista verso punti lontani è possibile grazie al punto focale, ovvero il punto in cui si trovano i raggi luminosi che attraversano la cornea, il quale si viene a creare su una zona nota con il nome di fovea, situata sulla retina. Qui sono situati anche gran parte dei recettori che comunicano ciò che si vede al cervello.
La mancata formazione del punto focale in questa zona comporta una visione ridotta da lontano, in quanto le immagini inviate al cervello risultano sfocate. In questi casi è fondamentale ricorrere ad un test visivo. Infatti, vedere da lontano è molto importante ad esempio per chi guida, poiché una ridotta capacità di visione non consente di leggere i segnali stradali, mettendo in rischio la propria incolumità. Inoltre, effettuando dei test visivi e adottando i dovuti accorgimenti è possibile anche prevenire una serie di fastidi legati ad una minore capacità di visione da lontano, come ad esempio i mal di testa frequenti o l’affaticamento della vista.
Test della vista da lontano: come funziona?
Nel caso di un test visivo da lontano, l’ottotipo viene posto ad una distanza dal paziente di circa 3-4 metri. Per il resto, il procedimento è uguale a quello da vicino: viene chiesto quindi al soggetto di leggere le dieci righe con entrambi gli occhi e poi con un singolo occhio. Anche in questo caso l’acutezza visiva varierà in base alle righe lette.
Test della vista: ogni quanto bisogna farlo?
Abbiamo visto quindi quanto è importante effettuare un test visivo per assicurare una buona salute ai propri occhi. Ma ogni quanto è necessario sottoporsi a questo tipo di esame? Gli esperti del settore consigliano di svolgere la visita almeno a cadenza annuale. Tuttavia, tale frequenza varia in base a diversi fattori, tra cui l’età e le condizioni preesistenti.