La pastiera napoletana, tra storia e leggenda
Il periodo pasquale è tra quelli in cui ci diamo da fare a tavola. Le nostre case si riempiono di pietanze prelibate e tra salumi, carni e bevande non può mancare lo spazio per il dolce. C’è un dolce particolare che si consuma a Pasqua, che può essere fatto in casa o comprato nelle pasticcerie della città: la pastiera. È un dolce tipico della cucina napoletana e molti ne vanno matti.
LA RICETTA
La ricetta tradizionale vuole questo dolce fatto con ricotta, frutta candita, zucchero, uova e grano bollito nel latte. Al di fuori la torta presenta una crosta croccante e all’interno, invece, ha un cuore morbido. Esistono alcune varianti della classica ricetta e, più in generale, trattandosi di una ricetta popolare ogni famiglia ha i suoi trucchetti per farla. Bisogna iniziare dalla pasta frolla: ci serve una ciotola dove versare farina e zucchero, poi uniamo lo strutto e impastiamo a mano. Diventerà tutto un po’ alla volta più denso e, a questo punto, uniamo i tuorli. Continuiamo a lavorare a mano finché non otteniamo un panetto liscio che avvolgeremo in carta di plastica per alimenti e mettiamo il tutto in frigo per circa un’ora. Poi prendiamo un pentolino aggiungiamo il grano precotto, lo strutto e la scorza di limone grattugiato. Mettiamo il tutto sul fuoco e, mescolando, facciamo cuocere per circa venti minuti finché non otteniamo una crema che facciamo raffreddare. Poi in una ciotola setacciamo la ricotta vaccina e quella di pecora, uniamo lo zucchero e mescoliamo con una frusta aggiungiamo poi le uova e il grano freddo. Aggiungiamo i semi della bacca di vaniglia poi tagliamo a cubetti l’arancia e il cedro candito che inseriamo nel composto, con cannella e acqua di fiori d’arancio. Mescoliamo tutto e componiamo la pastiera. Ungiamo con lo strutto e infariniamo uno stampo in alluminio da pastiera. Poi riprendiamo la pasta frolla e iniziamo a stendere tutto con il mattarello. Trasferiamo il tutto nello stampo e con le mani fate in modo che aderisca bene su tutta la superficie. Versiamo la crema all’interno del guscio di frolla e la livelliamo. Poi realizziamo le losanghe che posizioniamo sulla pastiera prima in un verso e poi nell’altro, facendo coincidere le estremità con i bordi dello stampo. Poi sfornate la pastiera e la lasciamo raffreddare. Prima di servirla versiamo dello zucchero a velo sulla superficie.
LA LEGGENDA
Secondo la leggenda la pastiera è opera della Sirena Partenope che volle così ricompensare il suo popolo per averla adorata e i napoletani le avrebbero fornito i sette ingredienti necessari per preparare il dolce (farina, ricotta, uova, grano, fiori d’arancio, spezie, frutti canditi, zucchero) e la sirena lo avrebbe fatto. Sembra incredibile che questo dolce sia così importante per la città di Napoli?